Cristina Galbiati & Ilija Luginbühl
The game
Il mondo così come l’abbiamo costruito è il risultato del nostro modo di pensare. Non possiamo cambiarlo se non cambiamo il nostro modo di pensare.
Eutopia
Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.
Book is a Book is a Book
Ts'ui Pen avrà detto qualche volta: “Mi ritiro a scrivere un libro”. E qualche altra volta: “Mi ritiro a costruire un labirinto”. Tutti pensarono a due opere; nessuno pensò che libro e labirinto fossero una cosa sola.
Nettles
A che età si smette di essere orfani? Chi perde il padre, mettiamo a sessant’anni, si può definire orfano? A dieci sì, ma a quaranta? (...)
Twilight
Coreografia per la luce che muore
Sights
Abbiamo incontrato delle persone cieche. Alcune sono cieche dalla nascita, altre hanno perso la vista nel corso del tempo. Abbiamo chiesto loro di raccontarci come vedono
B
Percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve
.h.g.
Installazione in 9 stanze, un prologo e un epilogo
Eutopia
Trickster-p — Projects — Eutopia
Eutopia nasce dal desiderio di esplorare un diverso paradigma di “fare insieme” attraverso un approccio ludico e multisensoriale. Come ri-costruire o de-costruire il nostro “fare”? Come coesistere con la pluralità delle forme attorno alla ‘natura’ senza per questo negare il nostro “essere umani”? Coniugando performance, installazione e game design, Eutopia rimette in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici per trasformare il teatro in un grande tavolo di azione attorno a cui spettatrici e spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa i cui esiti, sempre differenti, siano il risultato dei loro singoli apporti peculiari.
L’azione collettiva, fondante quanto effimera, diventa così strumento per delineare mondi possibili, che mettano al centro narrazioni e visioni in cui l’umano e il non-umano s’intreccino per ricomporre una frastagliata geografia di paesaggi multispecie in continua trasformazione.
Privilegiando quell’arte di raccontare storie in cui gli esseri umani non siano al centro, ma non svolgano neanche il ruolo di intrusi contro i quali la ‘natura’ dovrebbe essere protetta, Eutopia coinvolge i partecipanti, li interroga e li rende partecipi delle storie non umane che scaturiscono dalla loro azione.
Crediti
Concetto e realizzazione
Collaborazione artistica
Simona Gonella, Yves Regenass
Collaborazione al game design
Pietro Polsinelli
Spazio sonoro originale
Zeno Gabaglio
Mastering
Lara Persia - Lemura Recording Studio
Occhio esterno
Martina Mutzner
Assistenza e collaborazione alla costruzione
Arianna Bianconi
Grafica e consulenza all’allestimento
Studio CCRZ
Traduzioni
Gabriella Sacco (inglese), Dorit Ehlers (tedesco)
Foto e trailer
Giulia Lenzi
Produzione
Trickster-p, LAC Lugano Arte e Cultura
Co-produzione
Theater Chur, ROXY Birsfelden, Südpol Luzern, TAK Theater Liechtenstein, FOG Triennale Milano Performing Arts
Residenza di creazione
Le Grütli - Centre de production et de diffusion des Arts vivants
Con il sostegno di
Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
DECS Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Città di Lugano
Comune di Novazzano
Fachausschuss Tanz & Theater BS/BL
SWISSLOS/Kulturförderung Kanton Graubünden
Landis & Gyr Stiftung
GKB BEITRAGSFONDS
Stiftung Dr. Valentin Malamoud
Boner Stiftung für Kunst und Kultur
Bürgergemeinde Chur
Fondazione Winterhalter
Press review
Mouvement (Francia)
[…] Con un atteggiamento dolce e ambivalente, Trickster-p lascia che la partita faccia il suo corso e che gli spettatori, i veri protagonisti dell’esperienza, imparino facendo. Le decisioni a breve termine, le dinamiche individualistiche o collettive, lo scoraggiamento per l'opacità delle regole o per il peso delle responsabilità svelano un'allegoria essenziale quanto inesorabile.
La Regione Ticino (Svizzera)
[…] C’è in questo lavoro una estrema attenzione ai dettagli. Tutto è estremamente ben studiato, dall’ambiente scenografico ai riferimenti sociologici e antropologici. Ed è appunto un lavoro di condensazione e non di semplificazione.