[…] Un gioco che diventa qualcosa in più di un gioco, che mette in luce i meccanismi del gioco stesso e che ci mette di fronte, come uno specchio, le nostre mire espansionistiche, il nostro bisogno innato di credere che crescere ed espandersi sia sempre il fine ultimo.

Abendzeitung (Germania)

Trickster-p

The game

Il mondo così come l’abbiamo costruito è il risultato del nostro modo di pensare. Non possiamo cambiarlo se non cambiamo il nostro modo di pensare.

Eutopia

Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.

Book is a Book is a Book

Ts'ui Pen avrà detto qualche volta: “Mi ritiro a scrivere un libro”. E qualche altra volta: “Mi ritiro a costruire un labirinto”. Tutti pensarono a due opere; nessuno pensò che libro e labirinto fossero una cosa sola.

Nettles

A che età si smette di essere orfani? Chi perde il padre, mettiamo a sessant’anni, si può definire orfano? A dieci sì, ma a quaranta? (...)

Twilight

Coreografia per la luce che muore

Sights

Abbiamo incontrato delle persone cieche. Alcune sono cieche dalla nascita, altre hanno perso la vista nel corso del tempo. Abbiamo chiesto loro di raccontarci come vedono

B

Percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve

.h.g.

Installazione in 9 stanze, un prologo e un epilogo

Twilight

Trickster-p — Projects — Twilight

Twilight è uno spazio architettonico dove azione, suono e trasformazione possono accadere. Una sinfonia dello spazio in cui lo spettatore è l’unica presenza umana all’interno di una stanza che muta continuamente, visivamente e sonoramente. E’ un invito allo spettatore ad aprire i propri spazi percettivi e a creare la propria realtà in un territorio di frontiera tra la visione interiore e la visione esteriore.
Senza la mediazione di alcun performer il pubblico si rapporta in prima persona al lavoro diventando parte integrante della drammaturgia.
Twilight è il momento di passaggio tra il giorno e la notte, in cui le ombre si allungano e le tenebre incombono: dalla luce andiamo verso l’oscurità, la bellezza si erode, la caducità del tutto incalza.
Twilight è il ritmo del respiro, delle scosse elettriche, dell’accendersi e spegnersi di impressioni di luce, del muoversi delle ombre, dell’esplosione feroce dell’acqua, del cadere e del precipitare. E’ il suono che scandisce l’azione, è l’azione che genera silenzi, note cupe, voci indistinte e strappi violenti.
Twilight è il manifestarsi di immagini metaforiche di cui il pubblico è testimone.
Con Twilight Trickster-p rinnova la ricerca sul rapporto tra ambienti sonori, spazi e fruizione dello spettatore e, rompendo le barriere fra arti sceniche e visive, crea un microcosmo le cui regole contrastano quelle dell’abituale percezione spazio-temporale per un’esperienza che sia, nel contempo, estetica e emozionale.

Crediti

Concetto e realizzazione

Cristina Galbiati & Ilija Luginbühl

Dramaturg

Simona Gonella

Interactive light design

Paolo Solcia

Spazio sonoro

Luis Fernandez Diaz

Collaborazione all'elaborazione del concetto

Joke Laureyns, Kwint Manshoven

Produzione

Trickster-p

Co-produzione

Teatro Sociale Bellinzona, LAC Lugano Arte e Cultura, Theater Chur, ROXY Birsfelden, TAK Theater Liechtenstein

Con il sostegno di

Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
DECS Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Comune di Novazzano
Migros-Kulturprozent
Ernst Göhner Stiftung
Doron Stiftung
Oertli Stiftung
Bürki Stiftung

Press review

Sipario (Italia)

[…] Un esperimento teatrale che si avvicina alla concretezza di Stockhausen.

BZ (Svizzera)

[...] La sala si oscura. Un tuono annuncia un temporale. Un lampo guizza dietro le finestre della scena. La pioggia scroscia. Siamo nel caldo buio, senza iPhone, il senso del tempo perso da un pezzo. Dimentichiamo dove siamo, sprofondiamo nei nostri pensieri. Finché due lampade che ondeggiano allegramente al ritmo di un brano di musica Dixie, ci risvegliano dai nostri sogni crepuscolari e ci ricordano dove ci troviamo. In una pièce che ora rivela anche un certo umorismo.