[...] Per il “normale” spettatore di teatro, il format della messa in scena è certamente molto insolito: bisogna abbandonare i percorsi familiari del consumo culturale e lasciarsi coinvolgere da qualcosa di completamente nuovo e, soprattutto, sconosciuto. Uno spazio altro, un livello di esperienza molto particolare perché si è soli con l'opera in una diversa dimensione temporale. Trickster-p percorre strade non battute e, da parte nostra, noi possiamo solo consigliare di affrontare questa dimensione sconosciuta. Ne vale la pena!

Azione (Svizzera)

Trickster-p

The game

Il mondo così come l’abbiamo costruito è il risultato del nostro modo di pensare. Non possiamo cambiarlo se non cambiamo il nostro modo di pensare.

Eutopia

Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.

Book is a Book is a Book

Ts'ui Pen avrà detto qualche volta: “Mi ritiro a scrivere un libro”. E qualche altra volta: “Mi ritiro a costruire un labirinto”. Tutti pensarono a due opere; nessuno pensò che libro e labirinto fossero una cosa sola.

Nettles

A che età si smette di essere orfani? Chi perde il padre, mettiamo a sessant’anni, si può definire orfano? A dieci sì, ma a quaranta? (...)

Twilight

Coreografia per la luce che muore

Sights

Abbiamo incontrato delle persone cieche. Alcune sono cieche dalla nascita, altre hanno perso la vista nel corso del tempo. Abbiamo chiesto loro di raccontarci come vedono

B

Percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve

.h.g.

Installazione in 9 stanze, un prologo e un epilogo

Sights

Trickster-p — Projects — Sights

Una città, nove macchine parlanti, nove testimoni: persone cieche che raccontano cosa significa per loro “vedere”.
Sights è un progetto in continuo divenire, che si insinua negli spazi urbani e nella quotidianità delle persone che li abitano, per riflettere sulla centralità dell’occhio e sul primato dello sguardo.
Qual è la possibile relazione con il mondo quando la vista è assente? Che ruolo hanno l’immaginazione e la memoria? Qual è il punto di intersezione o di rottura tra l’aspetto visivo e quello immaginifico?
Muniti di una mappa, gli spettatori sono invitati a percorrere la città alla ricerca delle postazioni sonore; voci e parole dei testimoni, restituite dalle macchine parlanti, trasformano gli spazi pubblici in spazi intimi e personali, mentre la città diventa un luogo dove si cammina anche con l’immaginazione.
Emerge così una mappatura di carattere sensoriale ed emozionale che invita lo spettatore a fare esperienza soggettiva di luoghi che l’intervento artistico arricchisce di nuovi significati.
In ogni città il progetto viene ricostruito e realizzato coinvolgendo partecipanti locali; si tratta dunque di un processo in continuo mutamento che si nutre dei luoghi e delle loro caratteristiche peculiari.

Crediti

Concetto e realizzazione

Cristina Galbiati & Ilija Luginbühl

Collaborazione artistica

Riccardo Fazi, Claudia Sorace (Muta Imago)

Design, mappe e concetto grafico

Studio CCRZ

Supervisione all'editing

Lara Persia

Produzione dispositivi audio

D’Uva Workshop

Produzione

Trickster-p

Co-produzione

Teatro Sociale Bellinzona, Dicastero Turismo ed Eventi - Città di Lugano, Theater Chur, Auawirleben Theaterfestival Bern, far° festival des arts vivants - Nyon, TAK Theater Liechtenstein - Schaan

Con il sostegno di

Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
DECS Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Migros-Kulturprozent
Ernst Göhner Stiftung
Bürki Stiftung

Press review

Il giornale del Popolo (Svizzera)

[…] Lo spettatore è chiamato ad una partecipazione attiva, con tutti i sensi all’erta per fare un’esperienza che lo interpella. Osservare il mondo con occhi nuovi, paradossalmente proprio attraverso i racconti di un gruppo di nove ciechi. Come vedi? Anche l’ascoltatore di queste testimonianze è dunque spinto alla riflessione, perché non bastano gli occhi per dire di vedere. Dipende dagli occhiali che si usano…

La Côte (Svizzera)

[…] Sentire il profumo del gelsomino, ascoltare la pioggia che cade, percepire l'oscurità. Le voci di persone non vedenti intervistate da Trickster-p ci riportano ai nostri sensi. Sights è un viaggio da fare in solitaria. Ogni persona avrà un'esperienza unica, legata ai suoi ricordi della città di Nyon o alle riflessioni del momento. Le voci hanno il punto in comune di essere calme, di riportarci alla nostra condizione di vedenti, lontani dagli altri sensi. L'orecchio che fischia, le immagini che si impongono alla mente: attraverso questi percorsi sonori i verbi "sentire" e "vedere" vengono ridefiniti. Il pensiero viaggia fra nove punti della città per un'esperienza senza tempo.