[...] Per il “normale” spettatore di teatro, il format della messa in scena è certamente molto insolito: bisogna abbandonare i percorsi familiari del consumo culturale e lasciarsi coinvolgere da qualcosa di completamente nuovo e, soprattutto, sconosciuto. Uno spazio altro, un livello di esperienza molto particolare perché si è soli con l'opera in una diversa dimensione temporale. Trickster-p percorre strade non battute e, da parte nostra, noi possiamo solo consigliare di affrontare questa dimensione sconosciuta. Ne vale la pena!

Volksblatt (Liechtenstein)

Trickster-p

The game

Il mondo così come l’abbiamo costruito è il risultato del nostro modo di pensare. Non possiamo cambiarlo se non cambiamo il nostro modo di pensare.

Eutopia

Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.

Book is a Book is a Book

Ts'ui Pen avrà detto qualche volta: “Mi ritiro a scrivere un libro”. E qualche altra volta: “Mi ritiro a costruire un labirinto”. Tutti pensarono a due opere; nessuno pensò che libro e labirinto fossero una cosa sola.

Nettles

A che età si smette di essere orfani? Chi perde il padre, mettiamo a sessant’anni, si può definire orfano? A dieci sì, ma a quaranta? (...)

Twilight

Coreografia per la luce che muore

Sights

Abbiamo incontrato delle persone cieche. Alcune sono cieche dalla nascita, altre hanno perso la vista nel corso del tempo. Abbiamo chiesto loro di raccontarci come vedono

B

Percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve

.h.g.

Installazione in 9 stanze, un prologo e un epilogo

The game

Trickster-p — Projects — The game

Dopo i consensi ottenuti dal progetto Eutopia, Trickster-p torna ad approfondire la sua ricerca sul gioco come possibile forma artistica: The game indaga il rapporto tra performance, gioco e società, chiedendosi quali potenzialità possano rivelarsi dalla creazione di un dispositivo performativo che metta al centro questi stessi aspetti.
A lungo percepito come banale e privo di significato, il gioco ha faticato ad ottenere la medesima statura culturale delle forme d’arte “legittime” e solo in tempi recenti è diventato oggetto di seri dibattiti tra filosofə, sociologə e antropologə, che ne rivalutano il valore e le ricadute anche in termini artistici.
A partire da queste riflessioni, Trickster-p crea uno spazio privilegiato in cui spettatrici e spettatori possano “giocare” le dinamiche della complessità e, allo stesso tempo, costruire strumenti collettivi di possibile cambiamento.
Il campo di gioco con il quale siamo invitati a interagire attraverso The game è la stessa società contemporanea e, in particolare, la sua relazione con le strutture organizzative e le dinamiche economiche sulle quali essa si fonda.
Quanto possiamo partecipare al gioco del sistema nel quale siamo immersi o quanto siamo invece giocati a nostra volta? Qual è il margine di intervento e di cambiamento che abbiamo attraverso le nostre scelte?
Proprio come gli spettacoli teatrali convenzionali ci consentono di sperimentare vite che non abbiamo vissuto, il gioco ci permette di sperimentare forme di azione inedite e inaspettate.
The game è un progetto partecipativo e intergenerazionale che non si limita a sostenere posizioni sociali e culturali esistenti, ma apre uno spazio di possibilità in cui sconvolgerle e modificarle, mostrando come giocare significhi (anche) mettere in discussione le proprie visioni e le proprie prospettive.

Crediti

Creazione

Trickster-p

Concetto e realizzazione

Cristina Galbiati & Ilija Luginbühl

Collaborazione artistica

Maria Da Silva, Yves Regenass

Collaborazione al game design

Pietro Polsinelli

Spazio sonoro

Zeno Gabaglio

Grafica, video e consulenza all’allestimento

Studio CCRZ

Foto e trailer

Giulia Lenzi

Produzione

Trickster-p, LAC Lugano Arte e Cultura

Co-produzione

Theater Chur, Theater Casino Zug, Theater Stadelhofen Zürich, ROXY Birsfelden, TAK Theater Liechtenstein, Triennale Milano Teatro

In collaborazione con

Casa degli Artisti Milano

Con il sostegno di

Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
DECS Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Città di Lugano
Comune di Novazzano
SWISSLOS/Kulturförderung Kanton Graubünden
Amt für Kultur Kanton Zug
Stadt Zug
Göhner Stiftung
Migros Kulturprozent
Landis & Gyr Stiftung
GKB BEITRAGSFONDS
Boner Stiftung für Kunst und Kultur
Stiftung Dr. Valentin Malamoud
Fondazione Agnese e Agostino Maletti
Stiftung Casty-Buchman – Chur/Masans
Fondazione Winterhalter

 

Press review

La Regione Ticino (Svizzera)

[...] The game è un’esperienza teatrale al contempo divertente e complessa, con regole ben calibrate per appassionare i partecipanti e aprire uno spazio di riflessione sul tipo di gioco che vogliamo giocare, nel teatro come nella vita.

Azione (Svizzera)

[…] Un impianto che corre lungo modelli stilistici raffinati e sommersi, dove il pubblico assume un ruolo fondamentale nel sostituirsi alla struttura teatrale ricreandola attraverso considerazioni, decisioni e azioni partecipative che diventano la sostanza della rappresentazione.